La strategia motoria, semplice e consolidata nel tempo, con cui nel mondo animale un predatore cattura la preda o conquista il suo spazio non ha subito, tranne in casi di adattamento alle mutazioni ambientali, alcuna evoluzione. Il gioco, la corsa, la lotta per la supremazia e le strategie predatorie di gruppo fanno parte di un dinamismo primordiale.
La motricità umana ha invece subito delle trasformazioni nel tempo, di pari passo con l’evoluzione antropologica, sia fisica che culturale, con la trasformazione dell’ambiente e il progresso tecnologico. È del tutto evidente che le abitudini e abilità motorie dell’homo herectus erano diverse da quelle dei loro antenati e che queste mutarono ancora nell’homo habilis e che, le forme di vita sociale, l’invenzione degli utensili, l’invenzione della ruota, la scoperta dei metalli e l’avvento dell’agricoltura portarono a delle modificazioni stravolgenti delle tecniche motorie dell’homo sapiens proseguite con le scoperte del vapore e dell’elettricità più recenti.
Premessa
L’educazione motoria e fisica, per la peculiarità della sua offerta soprattutto pratica, è stata una delle materie più penalizzate dalla didattica a distanza che ha caratterizzato la seconda parte dell’anno scolastico precedente, in quanto le componenti motorio-relazionali della disciplina non possono essere fornite e fruite online.
Nei mesi di lockdown i nostri ragazzi sono stati privati di quella quota di attività fisica scolastica, raccomandata dall’OMS come base per la prevenzione di diverse malattie, per il rafforzamento del sistema immunitario e per il loro benessere fisico e mentale, tra l’altro in una fase così favorevole per l’apprendimento motorio.